10 anni dopo: una retrospettiva dell’annata 2015 dei SuperTuscans In occasione di Vinitaly 2024, domenica 6 aprile alle ore 12.00 presso Wine2digital- Palaexpo, ingresso A2 (Piano +1), il Comitato Historical SuperTuscans organizza una degustazione davvero unica: per la prima volta sarà possibile degustare insieme la storica annata 2015 dei produttori che, a partire dalla fine degli anni 60 e fino alla nascita della denominazione IGT, rinunciarono alle regole della Denominazione allora in vigore che non consentiva di esprimere tutte le qualità e le sfumature di questo grande terroir e decisero di utilizzare la denominazione Vini da Tavola, la più bassa nella piramide qualitativa vinicola, anche per vini ottenuti con uve provenienti dai vigneti della Doc Chianti Classico. Per la storia il primo a usare il termine SuperTuscan è stato il Master of Wine, Nicolas Belfrage in un articolo su Decanter, una definizione fortunata, diventata subito patrimonio dell’universo del vino. Dei…
Toscana IGT, un territorio per un brend iconico I disciplinari delle denominazioni DOC e DOCG sono fondamentali perché definiscono l’identità dei vini che vi appartengono, tuttavia, a volte, vanno stretti a produttori che vogliono sperimentare, provare a produrre viti con altri vitigni o con tecniche diverse da quelle previste. A volte la “trasgressione” ha esito felice e porta alla produzione di vini straordinari che però non si identificano nelle denominazioni del territorio e vengono classificati come “vino da tavola”. La storia dell’enologia italiana è costellata di vini che hanno esordito come vino da tavola, ad esempio Sassicaia e Tignanello, che si sono conquistati un posto nel palmares mondiale. La denominazione Toscana IGT si estende a tutte le province della regione, prevede praticamente tutte le tipologie: dai frizzanti ai passiti, un numero considerevole di vitigni (ben 87) e lascia ai produttori “indisciplinati” la libertà di esprimersi con vitigni che amano e…
Montepulciano è un gioiello incastonato nel cuore della Toscana che offre al turista la possibilità di effettuare un tour attraverso la storia e la bellezza di questa regione, grazie a vari itinerari che si snodano attraverso le vie dell’antico borgo toscano, tra palazzi storici, panorami mozzafiato fino a giungere ad alcune realtà del patrimonio enologico italiano di cui la Toscana è disseminata. L’itinerario che proponiamo prende inizio da Porta al Prato, attraversando le antiche vie cittadine, dove ogni angolo racconta storie di epoche passate. Mentre ci si addentra nel tessuto urbano, è possibile ammirare i palazzi rinascimentali e le chiese che adornano la città, come la Chiesa Sant’Agostino, del 1300. La strada si arricchisce ulteriormente di fascino mentre percorriamo Via di Gracciano nel Corso, asse centrale della città, brulicante di negozi ricchi di storia, botteghe artigianali e di turisti alla ricerca di assaggi della cultura locale. Proseguendo verso il centro…
Martedì 21 maggio, nell’elegante ristorante “Il Liberty” di Milano, Francesco Lomi, direttore di produzione dell’azienda toscana Usiglian del Vescovo ha presentato una verticale di cinque annate del loro vino di punta Il Barbiglione. La tenuta Usiglian del Vescovo, prima del 1078 Usiglian di Palaia, vanta una storia plurimillenaria. Era già nota in epoca precristiana quando era considerata un luogo sacro al dio Giano e da allora ha sempre mantenuto la sua vocazione agricola. Nel 1078, la tenuta viene donata da Matilde di Canossa ai Vescovi di Lucca assumendo il nome attuale. L’anno 1083 è quello della prima vendemmia documentata, grazie al Vescovo di Lucca che vi fece piantare la vite per produrre vino da messa. Queste due date sono considerate importanti pietre miliari. Nel 2001 l’Azienda è stata acquisita dall’attuale proprietà, che ha portato progetti innovativi senza mai perdere di vista la storia e la tradizione del luogo. La tenuta…
Tra boschi e colline, tra vigneti ed uliveti troviamo Fattoria Il Capitano un’azienda che fa del Sangiovese il proprio mantra. Una zona vocata fin dai tempi del Bando di Cosimo III de’ Medici del 1716 che per primo delimitò quattro zone vinicole per la produzione: Chianti (l’odierno Chianti Classico), Valdarno di Sopra, Pomino (l’odierno Chianti Rufina), e Carmignano. Tutto ebbe inizio nel 1877, quando Francesca Campanari Balbi, donna tenace e lungimirante pose le basi per quello che sarebbe diventato un gioiello del panorama toscano. Anni dopo la sua eredità passò nelle mani di Marianna Quartara in Balbi, altra figura femminile di grande spessore che, con passione e dedizione, consolidò il successo dell’azienda. E quindi alla nipote, Maria Eugenia Ollandini che iniziò la produzione di vino in bottiglia già negli anni Settanta, affermandosi come punto di riferimento per la qualità e l’eccellenza. La passione per la terra e il lavoro di…
Nasce l’Associazione Vignaioli delle Colline di Riparbella; obiettivi del sodalizio sono la promozione di una realtà che tra i punti di forza ha l’eccellente qualità dei prodotti, il basso impatto ambientale e una elevata biodiversità dal mare alle colline fino a 450 metri. Flavio Nuti (presidente): “Puntiamo sul racconto del nostro territorio per dare valore alle aziende vitivinicole” Nasce nelle colline di Riparbella, che circondano e delimitano la Maremma Settentrionale a circa 5 chilometri in linea d’aria dalla Costa del mare tirreno, l’Associazione Vignaioli delle Colline di Riparbella. Sono otto le aziende dell’associazione (Podere La Regola, Duemani, Tenuta Pakravan Papi, Colline Albelle, Tenuta Prima Pietra, Urlari, Caiarossa e La Cava) che insieme rappresentano oltre 150 ettari di vigneti, con una produzione complessiva di vini di eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale che sfiora le 500mila bottiglie. “I vignaioli delle Colline di Riparbella hanno sentito la necessità di dare vita a…
I GRANDI BIANCHI DELLA COSTA TOSCANA: LA REGOLA BIANCO La costa Toscana è quella striscia di terra tanto amata dagli Etruschi, dove la brezza salmastra del Mar Tirreno si incanala nella ricca vegetazione di pini, cipressi, querce e costituisce l’Habitat naturale per la produzione di grandi vini. Proprio qui, lungo la Valle del Fiume Cecina, all’interno del sito Etrusco di Belora (VII sec. A.C.) sorge La Cantina del Podere la Regola, la prima azienda vinicola a credere nelle potenzialità del territorio di Riparbella, e ad ottenere risultati di eccellenza, a partire dagli anni ‘90. Dopo i molti successi nella loro produzione vinicola, in particolare del CRU “La Regola” IGT Costa Toscana Rosso, 100% Cabernet Franc, l’azienda è pronta ad annunciare la nascita di un nuovo grande vino bianco, che si posizionerà all’apice della gamma dei Bianchi di Costa “La Regola” Costa Toscana Bianco IGT 2021, un blend di Chardonnay e…
Immergersi in uno dei momenti più affascinanti e attesi. Respirare l’aria fresca settembrina con i profumi della campagna in autunno, lasciarsi incantare dai colori dei filari ed essere partecipi del fascino che emana ogni volta la vendemmia, dallo staccare un grappolo dalla vite e seguirne il percorso fino in cantina dove già si fa sentire l’inebriante aroma del mosto che inizia a fermentare. Torna anche quest’anno come ogni anno Cantine Aperte in Vendemmia che nei mesi di settembre e ottobre vedrà coinvolte le cantine socie del Movimento Turismo del Vino Toscana che apriranno le porte in via eccezionale a tutti i wine lover che potranno entrare in vigna e vivere la suggestiva atmosfera della vendemmia. «Cantine Aperte è un momento particolarmente emozionante del processo in quanto il vino si fa prima di tutto in vigna per questo negli anni l’appuntamento di Cantine Aperte in Vendemmia ha riscosso sempre più successo…
L’azienda Gianni Moscardini nasce nel 2008 a Pomaia, una frazione di Santa Luce, in provincia di Pisa, un’area compresa nella IGT Costa Toscana. Nei primi anni 2000 Gianni ha deciso di dare forma ai suoi sogni. Già consulente agronomico per importanti realtà, ha voluto creare qualche cosa di suo dove poter dar vita ai suoi sogni e alla sua grande voglia di sperimentare. I suoi studi si sono concentrati, in particolare, sul rapporto tra suolo, portainnesto e varietà, alla ricerca della simbiosi perfetta, che si tratti di autoctoni, internazionali o vitigni tipici di altre regioni italiane. L’azienda sorge sulla storica proprietà di famiglia, che per oltre cent’anni si è dedicata alla coltivazione di ulivi e cereali. Nasce così un progetto enologico personale che si fonda sul lavoro in vigna e su uno studio approfondito per reinterpretare il concetto di areale. Gianni Moscardini conosce la sua terra zolla per zolla, una conoscenza che…
Terrazze è il nome del nuovo rosso di Pietro Beconcini, prodotto con 9 vitigni autoctoni vinificati nella stessa vasca, per rispondere alla ricerca di piacevolezza con una gradazione alcolica contenuta e un tannino molto fine, croccante e setoso. Un vino moderno, con soli 12.5 gradi alcolici, dal tannino molto limitato, che lo rende adatto ad essere gustato anche leggermente al di sotto della normale temperatura di servizio per i vini 2 rossi e dunque godibile anche nei mesi più caldi. Spicca per la balsamicità, con un sorso che vira moltissimo sul mentolato; il risultato è un vino fresco, leggero ma di grande godibilità, risultato della massima espressione di concerto nella macerazione e fermentazione di 9 tipologie di uva. Malvasia nera, Canaiolo, Colorino, Trebbiano nero, Ciliegiolo, Gran Noir, Tempranillo, Buonamico, Sanforte sono queste le 9 varietà di uve ritrovate negli antichi vigneti, che vengono vinificate nella stessa vasca. Si parte dal…