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Nebbiolo

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Ci sono visite che oltre alle papille olfattive e gustative toccano il cuore, ed è quello che è successo visitando l’Azienda Agricola Valdinera, di Giuseppe Careglio, affiancato dalle due figlie Pamela e Carol. Siamo a Corneliano d’Alba, nel Roero, una terra fertile e generosa a nord delle Langhe, divisa da queste ultime dal fiume Tanaro, con cui condivide uno dei due vitigni principe: il Nebbiolo. I terreni del Roero sono geologicamente più giovani di quelli delle Langhe, di origine marina, dal fondale affiorato di un antico mare, il Golfo Padano. Sono caratterizzati da sabbia ricca di conchiglie fossili alternata a strati di argilla e calcare in modo non uniforme, proponendo un interessante mosaico di terroir. Da quattro generazioni la Famiglia Careglio produce vini dalle proprie uve; inizialmente la produzione dell’azienda era rivolta anche ad altri generi rinomati nel territorio fra cui pesche, fragole e altri frutti, poi nel 1988 Giuseppe…

Piemonte terreni vulcanici? E si, l’Italia è piena di territori vulcanici nascosti e uno di questi è l’Alto Piemonte, nato da una devastante esplosione preistorica, tagliato in due dal fiume Sesia, che nasce a 2500 metri dal ghiacciaio del Monte Rosa. Una culla enologica tutta da scoprire, qui su ripidi pendii nascono le “uve nere che danno vino da località fredde”, come scriveva, nel I sec D.C., Columella nei suoi scritti agresti. Un territorio, nato oltre 280 milioni di anni fa, quando il Supervulcano esplose con una potenza tale da modificare per molti anni il clima dell’intero pianeta. La sua enorme caldera coincide oggi con le valli dei fiumi Sesia e Sessera, tra le province di Novara, Vercelli e Biella, quella zona che è conosciuta come Alto Piemonte. Un altro evento fu fondamentale per definire le dinamiche geologiche e orografiche del territorio ovvero lo scontro, circa 50 milioni di anni fa,…

Il Piemonte è una terra di grandi vini rossi dove regna incontrastato il Nebbiolo, ma troviamo interessanti produzioni di vini bianchi. Unica è la realtà del Roero conosciuto soprattutto per l’Arneis, vitigno autoctono a bacca bianca che regala vini bianchi caratterizzati da eleganza e buona personalità. All’interno di questa denominazione bianchista batte un cuore rosso Nebbiolo che regala vini eleganti, snelli, minerali e con tannini levigati. L’influenza del territorio è molto importante, il terreno di origine marina quindi molto sabbioso, conferisce al vino interessanti note aromatiche e ne ammorbidisce i tannini, donando una maggiore bevibilità rispetto ai grandi vini rossi dei territori vicini. La produzione di vini rossi conta solo il 15% della produzione vinicola della denominazione. La DOCG Roero è riservata alle seguenti tipologie e menzioni: Roero, Roero riserva, Roero Arneis, Roero Arneis riserva e Roero Arneis spumante. Tra le peculiarità del vitigno Arneis è la sua evoluzione nel tempo,…

G.D. Vajra dieci anni il Claré J.C il Nebbiolo ottenuto dalla parziale fermentazione dei grappoli interi, il vino pensato dalla famiglia Vaira è espressione della ricerca storica condotta dall’azienda di Barolo  Compie dieci anni il Claré J.C., il progetto enologico ideato da G.D. Vajra per creare un Nebbiolo in purezza nella sua veste più leggera e fresca, ora disponibile nell’annata 2023. Questo vino, prodotto ispirandosi all’antico metodo di vinificazione utilizzato in Piemonte nel XVII secolo, è imbottigliato immediatamente dopo la fermentazione, così da mantenere un finale piacevolmente fresco. L’ispirazione per Claré J.C. ha origine nel 2013 quando Giuseppe Vaira, seconda generazione della famiglia insieme ai fratelli Francesca e Isidoro, nei diari di Thomas Jefferson ritrova il riferimento a un viaggio in Piemonte del 1787. Tra le pagine emerge una descrizione del vino Nebbiolo assaggiato dallo stesso Jefferson: “dolce come il setoso Madeira, astringente al palato come il Bordeaux e vivace…

Il Nebbiolo è un vitigno autoctono protagonista indiscusso dei vini piemontesi, tanto affascinante quanto difficile e problematico. Si esprime al meglio soprattutto in alcune zone del Nord Italia, come le Langhe, la Valtellina, in Valle d’Aosta e persino in Gallura. Tutti conosciamo il Barolo, il Barbaresco e i Valtellina, ma ci sono altri vini, base Nebbiolo, di grande eleganza, ma meno conosciuti. Ne sono un esempio i Gattinara del Vercellese che devono rispettare, come tutti i vini DOCG, un rigido disciplinare di produzione. Nel 1959 lo stesso Mario Soldati visitò il paesino di Gattinara e scrisse un resoconto della sua visita intitolato “Un sorso di Gattinara e altri racconti”. Ecco come vengono descritti gli istanti in cui si degusta questo grande vino: “Un sorso, a fior di labbro, sulla punta delle labbra. Isolarsi, intanto, concentrarsi, restare immobili, lasciare che il sapore salga al cervello, lo spirito si faccia spirito e si…

Cantine Garrone si trova nell’Alto Piemonte a Oira di Crevoladossola, nella Valle Ossola. Tutto inizia nel 1921 quando Luigi Garrone lascia Grana Monferrato, dove già produceva e commerciava vini insieme al fratello, e si trasferisce a Domodossola, dando vita al ramo Garrone ossolano dell’azienda. Qui troviamo una viticoltura di montagna il cui microclima è mitigato dai vicini laghi Maggiore, d’Orta e di Mergozzo. I vigneti sono disposti su terrazzamenti artificiali, scavati nella roccia e delimitati da muretti a secco, tutte le fasi della coltivazione, dalla potatura alla vendemmia, devono essere svolte manualmente. Fino alla fine degli anni ’80 la produzione di vino della Valle Ossola era relegata al solo consumo familiare. Roberto e Mario Garrone, figli di Luigi, hanno l’intuizione di acquistare uve dai piccoli viticoltori rimasti per aggiungerle a quelle di famiglia e garantirsi così una massa critica sufficiente per produrre e commercializzare il vino. In un contesto come…

L’Alto Piemonte è un territorio ricco di storia, tradizione vinicola e vocato alla coltivazione del Nebbiolo. Qui, dove i paesaggi sono quasi cartoline, troviamo, in provincia di Biella, Villa Ca’ Bianca di Salussola dove Silvia Bettinetti è riuscita a trasformare in realtà un sogno a lungo meditato: creare una cantina che testimoni la vocazione vinicola di questo particolare territorio piemontese. Nasce così DonnaLia, una giovane azienda del Canavese, che conserva in sé le memorie di un’antica storia vinicola, riportata oggi alla luce con l’aiuto di Donato Lanati, enologo tra i più famosi al mondo, che si è appassionato al progetto di valorizzazione di questa zona. DonnaLia gode di un microclima unico grazie alla sua posizione inserita in un anfiteatro morenico di origine glaciale al confine tra la Valle d’Aosta e le provincie di Biella e Vercelli, e all’influenza mitigante del vicino lago di Viverone.I vigneti di Ca’ Bianca a Salussola…