La bellezza dell’arte ha il potere di migliorare la vita di chi riesce a coglierla. Lo sanno bene Cinzia Merli e i suoi figli Elia e Mattia Campolmi,produttori di grandi vini a Le Macchiole e sostenitori di progetti artistici che amano legare al loro mondo, quello del vino appunto. In questi anni la loro famiglia ha portato a Bolgheri alcuni progetti, tra i quali spiccano in particolar modo quelli legati al mondo della Street Art, come l’ultimo lavoro realizzato, quello dell’artista Fabio Schirru, in arte Tellas.

“Trovo la Street Art geniale” – dice Cinzia Merli, titolare e anima della cantina Le Macchiole “ne amo l’immediatezza e il suo essere effimera come la vita: intensa, meravigliosa, ma non eterna. E questa parte fragile la rende ancora più irresistibile”.
Da questa passione nasce un primo progetto ad opera dell’artista Gionata Gesi, alias Ozmo, realizzato nel 2018 e posto sulla parete nord della cantina; a questo segue quello realizzato quest’anno da Tellas sulla parete ovest, che guarda verso i vigneti e ad un paesaggio che si estende fino al mare. L’artista colpisce Cinzia e i suoi figli fin dal primo momento in cui scoprono il suo mondo artistico: “Di lui ci hanno subito colpito i colori e i temi prevalentemente legati alla natura; lo abbiamo trovato molto affine all’attenzione che anche noi rivolgiamo sempre più verso la sostenibilità a 360°, con la massima attenzione per ciò che ci circonda, per questo abbiamo voluto che portasse qui la sua arte, lasciandosi ispirare da questi luoghi, dalla loro natura e dai loro colori”. E lui, una volta giunto a Le Macchiole, si immerge nello spazio che lo circonda e lo racconta attraverso un mix di elementi in cui ogni spettatore potrà riconoscere i segni che preferisce. “Quello di Bolgheri è un paesaggio orizzontale, coi toni che passano dal giallo dei campi al verde intenso dei vigneti. È un cielo che cambia sempre, col passaggio continuo delle nuvole spinte dal vento che viene dal Mediterraneo. Questa orizzontalità è spezzata dalla verticalità dei cipressi, elemento importante, quasi scultoreo, che contraddistingue quest’area. La parete de Le Macchiole, come la pagina di un diario, è stato il luogo perfetto dove poter assemblare e raccontare queste sensazioni”.

Tellas
Tellas (Cagliari, 1985) nasce e cresce nelle aspre terre sarde, i luoghi familiari da cui la
sua ricerca artistica ha inizio.
Le sue opere sono una visione personale e intima degli elementi del paesaggio naturale in cui si trova, un processo meditativo e pittorico che rielabora di volta in volta lo spazio
circostante, le forme e le specie che lo definiscono. Le modalità tramite cui esprime il
proprio stile sono le più differenti: esplora soprattutto disegno, pittura, installazioni,
stampa, produzione audio-video, a conferma della sua volontà di sperimentare e
sviluppare linguaggi differenti. Innumerevoli sono le mostre e i festival internazionali a cui partecipa.