Il broccato sardo è una stoffa tradizionale colorata e preziosa, caratterizzata da disegni e trame aggiunte al tessuto di fondo che rimane del colore originale. Le trame, in evidenza sul dritto, formano così i vari disegni che caratterizzano questo tessuto. Nel ‘900 il broccato veniva utilizzato per realizzare diverse parti degli abiti sardi, come copricapo, fazzoletti, scialli e i grembiuli delle gonne.
Proprio dal broccato sardo Caterina Romano ha deciso di realizzare le sue mascherine artistiche. «La mascherina artistica nasce per le donne sarde, forti, fiere e solide» afferma Caterina.

Ma chi è questa giovane artista? Classe 1988 Caterina Romano, si diploma prima in grafica pubblicitaria e poi si laurea in design del prodotto alla NABA di Milano. Da tempo si è dedicata alla creazione di gioielli unici, ispirati alla tradizione sarda, che divulga attraverso il web. Come tutti gli artisti dalle mani d’oro anche Caterina ha decisi di realizzare delle bellissime mascherine, da quelle più semplici a quelle artistiche usando il broccato sardo.
L’intervista a Caterina Romano giovane artista calangianese
Le mascherine diventeranno un accessorio con cui dovremmo imparare a convivere o forse no, ma oltre alle mascherine come utilizzi il broccato? “Il broccato è uno dei tessuti e dei materiali che prediligo, sia per la sua preziosità che per la sua bellezza. Utilizzo tale tessuto in molti modi, creo dei gioielli con varie tecniche che incorniciano il tessuto, realizzo accessori moda attuali che richiamano la tradizione attraverso il broccato. In tutto ciò che faccio cerco di rendere attuale la nostra tradizione. Il popolo Sardo non ha paura, si adegua, è resiliente. Cambia a seconda delle situazioni e non abbandona mai le sue tradizioni, le sue radici ma le trasforma tenendole salde e vive. In questa occasione di divisione e solitudine immagino le donne forti, orgogliose e tenaci del passato resistere e combattere. Le immagino risolute, decise e pronte ad accogliere il cambiamento che inesorabilmente incombe. Noi siamo quelle donne, noi siamo quegli uomini. Non abbandoniamo le nostre radici ma impariamo ad adeguarci a questo momento!”
Essendo in seta, si potrebbe pensare che sia delicato, che consigli puoi dare? “Ricordiamo che il broccato veniva usato nei vestiti quotidiani dalle nostre bisnonne, certo, le tecniche di tessitura non erano le stesse, però resisteva alla quotidianità. È un tessuto molto pregiato, come tale ha necessità di un pochino di attenzioni in più rispetto ad altre stoffe. è sempre preferibile lavarlo al rovescio, con un lavaggio adeguato e, possibilmente, stirarlo mettendo un canovaccio di cotone tra il broccato e il ferro da stiro. Le mascherine si possono lavare a basse temperature e per sanificarle si possono stirare con vapore dalla parte interna realizzata in cotone. ci tengo a precisare che le mascherine non sono un presidio medico.”

Come descriveresti i tuoi gioielli che racchiudono una doppia anima tradizionalista e innovatrice? “Non saprei esattamente come definirli, sono in continua ricerca e sperimentazione per cui non sono in grado di dare un nome preciso a ciò che realizzo. Di certo hanno un’ambiguità che li rende affascinanti; né tradizionali né moderni, ma in realtà lo sono entrambi.”

Ci puoi raccontare qualcosa dei tuoi gioielli con la stampa 3d? (Ricordiamo che la stampa 3D è il processo di realizzazione di oggetti tridimensionali con un metodo di produzione additivo, ovvero una produzione a strati. Il modello digitale 3D viene creato con software dedicati ed elaborato per essere poi realizzato, strato dopo strato, attraverso una stampante 3D.) “La stampa 3d mi ha aperto un mondo, posso realizzare tutte le forme che voglio in maniera rapida e precisa. Ma la stampa 3d da sola non ha anima, ed è per questo che, per me, funziona solo se accostata ad altre tecniche e materiali pieni di significato e di storia. Accostare il pla wood (materiale) della stampa 3d al corallo, all’argento, al broccato, sembrerebbe quasi blasfemia, per me invece diventa un atto creativo e significativo: l’innovazione si sposa con la tradizione!” Il filamento Wood è un composto di PLA additivato con fibre di legno naturale, costituito da vero legno riciclato, è un materiale veramente fantastico con cui sarà possibile realizzare oggetti stampati con l’aspetto e l’odore del legno. Il filamento PLA WOOD è un materiale totalmente biodegradabile in quanto non usa additivi tossici.
Le mascherine artistiche di Caterina sono realizzate utilizzando il broccato sardo, poi vengono foderate con tessuto in cotone che garantisce morbidezza al contatto con il viso, sono provviste di un nasello modellabile per adeguarsi al viso. “Mi piace riuscire a realizzare le mascherine a seconda della necessità dell’acquirente e essere impreziosite da monili che rimandano alla nostra tradizione” conclude Caterina.

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